Il nuoto neonatale sembra essere la moda del momento, ma quali sono i reali vantaggi per i piccolo?
Uno studio della Griffith University ha dimostrato che lo sviluppo psicofisico dei bambini nuotatori è più avanzato rispetto a quello dei loro coetanei che non nuotano. Infatti, questo “sport” consentirebbe ai piccoli di imparare a sentirsi a proprio agio nell’acqua, galleggiando e acquisendo consapevolezza del proprio corpo e dei movimento compiuti.
Del resto, dopo 9 mesi trascorsi nel grembo materno, per un bebè è piuttosto naturale stare a contatto con l’acqua ed è importante per lui mantenere questa familiarità con l’elemento acquatico: scopriamo insieme tutti i dettagli.
Nuoto neonatale: quando cominciare?
Per dare continuità all’esperienza nella pancia della mamma, ti consigliamo di far prendere dimestichezza con l’acqua al bambino fin dai primi mesi di vita: i corsi di nuoto neonatale sono aperti ai neonati dai 3-4 mesi fino ai tre anni di età, mentre dopo i 36 mesi puoi iscrivere tuo figlio a un regolare corso di nuoto.
Visto il range di età previsto dai corsi di acquaticità, ogni fase di crescita prevede degli esercizi specifici e attività ludiche per sviluppare un rapporto bambino-genitore basato sulla fiducia reciproca. Infatti, oltre all’istruttore di nuoto, il bebè deve essere accompagnato da un genitore - mamma o papà - o, in alternativa, da uno dei nonni con i quali creerà un rapporto unico, grazie al contatto pelle a pelle in acqua (e non solo). Allo stesso tempo, il genitore impara a relazionarsi con entusiasmo con il bambino, grazie alle attività di gioco previste da questi corsi.
Il corso di norma si svolge in una piscina neonati attrezzata con salvagenti, tubi e tappeti a misura di bambino, adatti ai vari esercizi e giochi a corpo libero. L’ambiente è costantemente monitorato per preservare l’incolumità dei bebè: le attività, infatti, vengono svolte sotto la guida di un istruttore esperto.
I benefici del nuoto neonatale
Se pensiamo al nuoto neonatale, benefici come lo sviluppo dell’acquaticità rappresentano solo uno dei numerosi vantaggi propri di questa attività. Infatti, l’essere a proprio agio in acqua ha dei risvolti positivi per il bambino non solo a livello di benessere fisico, ma anche mentale; ne consegue che anche il rapporto con mamma e papà migliora notevolmente.
Infatti, l’acquaticità neonatale ha effetti benefici su:
- Rapporto con l’acqua: il bambino, imparando a muoversi con sicurezza in piscina sconfigge la paura dell’acqua, molto comune tra i più piccoli;
- Sviluppo psicofisico: i movimenti e gli esercizi a corpo libero previsti da questi corsi sono specifici per attivare sia l’emisfero destro sia quello sinistro del cervello sviluppando i neuroni e migliorando le capacità di linguaggio, comunicazione e, più in generale, di apprendimento;
- Consapevolezza del corpo: lo sviluppo di una coscienza acquatica - unito a esercizi che insegnano il controllo muscolare - conducono il bambino a maturare una consapevolezza del proprio corpo e dello spazio che lo circonda, dal momento che impara a muoversi in un contesto popolato anche da altri individui e ostacoli;
- Socializzazione: il contatto con istruttori e altri bambini favorisce lo sviluppo di legami interpersonali; il neonato impara fin dai primi mesi di vita a interagire con altri individui e relazionarsi in diverse situazioni sociali;
- Autostima: imparare a nuotare da piccoli aumenta la consapevolezza del proprio corpo e, di conseguenza, la fiducia in se stessi; il bambino matura la capacità di adattarsi a molteplici situazioni nuove;
- Rilassamento: la temperatura dell’acqua della piscina, solitamente intorno ai 32°C, rilassa i bambini; questo, unito al movimento per contrastare la resistenza dell’acqua, comporta enormi dispendi energetici: il risultato è un aumento dell’appetito del bebè e un miglior sonno notturno, dovuto alla stanchezza provocata dall’attività fisica;
- Rapporto coi genitori: il nuoto neonatale è mutualmente benefico sia per i genitori sia per i figli; il contatto in acqua e l’attività ludica rafforzano il loro legame permettendo di sviluppare fiducia reciproca.
Infine, ai benefici a livello psicomotorio si aggiunge il fatto che il nuoto neonatale è fonte di divertimento per la famiglia. Questi corsi, infatti, costituiscono un’occasione per stare insieme giocando e imparando cose nuove in modo originale ed educativo - sia per i bambini che per i genitori.
Ritorno all'Acqua
Per quanto ci possa sembrare poco naturale, ricordiamoci che i neonati hanno passato i primi 9 mesi della loro vita a contatto con l'acqua nel grembo materno. Dopo pochi mesi di vita il neonato può ritornare in quello che è stato il suo elemento principale con estrema confidenza!