La liquirizia è una pianta erbacea che viene impiegata per numerose preparazioni e utilizzata in parecchie ricette di cucina. La ragione del suo vasto impiego risiedono nella naturale dolcezza che la contraddistingue, rendendola la vera protagonista di dolci e caramelle. In particolare, l’estratto di liquirizia, oltre che nell’industria dolciaria, viene utilizzato anche da quella farmaceutica, grazie alle sue numerose proprietà benefiche, e per la preparazione di liquori dal caratteristico aroma dolceamaro.
Oltre ad essere buona, comporta - se assunta nelle quantità prescritte - anche numerose proprietà nutrizionali.
Liquirizia, proprietà nutrizionali
La radice di liquirizia contiene sostanze nutritive utili per l’organismo, le principali delle quali sono:
- Zuccheri: si tratta della componente principale della radice ed è il motivo per cui viene utilizzata nell’industria alimentare come dolcificante;
- Sali minerali: sodio e potassio sono presenti in quantità minime;
- Vitamine del gruppo B: si tratta di sostanze nutritive coinvolte in numerosi processi metabolici del nostro organismo;
- Flavonoidi: queste sostanze sono note ed importanti per il loro potere antiossidante, tuttavia alcune ricerche li hanno individuati soprattutto nelle foglie, parte che normalmente non viene impiegata.
Caramelle di liquirizia
La radice estratta dalla pianta trova largo impiego nell’industria dolciaria proprio grazie alla sua proprietà dolcificante, che risulta addirittura superiore rispetto a quella dello zucchero di canna. Non a caso, pensando alla liquirizia, non possono che venire in mente le “stringhe gommose” dal caratteristico colore nero, tanto amate dai bambini, oppure i caratteristici confetti scuri.
Liquirizia, benefici per la salute
La liquirizia è nota fin dai tempi più antichi per le sue proprietà benefiche: infatti, viene utilizzata da circa 5.000 anni nella medicina cinese, mentre in Europa è stata introdotta solo nel 1600 dai frati domenicani.
Questa pianta viene impiegata per la realizzazione di farmaci e infusi benefici principalmente per la cura di tosse, acidità gastrica. Il principio attivo che determina gli effetti benefici della liquirizia è la glicirrizina; scopriamo quali sono:
- Digestivo: questa nota radice scura contribuisce a facilitare il naturale processo di digestione; inoltre, grazie alle proprietà antinfiammatorie, contribuisce alla cura di ulcere, gastriti e infiammazioni del tratto gastrointestinale.
- Espettorante: non a caso l’estratto di liquirizia viene impiegato per la realizzazione di caramelle e sciroppi per la tosse. Grazie alla proprietà espettorante fornisce un prezioso aiuto all’organismo nel combattere il catarro. Per realizzare un infuso di liquirizia, adatto a combattere i malanni invernali, è sufficiente 1gr ogni 50 ml d’acqua bollente.
- Antinfiammatorio: grazie a questa sua caratteristica l’estratto di liquirizia è indicato nella cura di mal di gola, e grazie alla combinazione ad un lieve effetto cicatrizzante può essere indicato per la cura di infiammazioni cutanee.
- Antibatterico: l’aroma di liquirizia viene spesso utilizzato nella realizzazione di prodotti per l’igiene orale, come ad esempio i dentifrici perché aiuta a combattere la formazione di batteri.
- Aumento della pressione arteriosa: alcuni studi rivelano che la liquirizia può portare ad un innalzamento della pressione sanguigna, un toccasana per chi soffre di pressione bassa mentre un alimento da evitare per chi è affetto dal problema opposto.
- Dissetante: si narra che a causa di questa sua peculiarità Alessandro Magno fornisse radici di liquirizia da masticare alle proprie truppe in battaglia.
Nonostante i diversi effetti benefici è necessario prestare attenzione al consumo di liquirizia che - se eccessivo - può portare all’insorgenza di conseguenze negative, come ritenzione idrica, oppure interferire con gli effetti di alcuni medicinali. Nel caso tu abbia dei dubbi rispetto l’assunzione di infusi o caramelle a base di questo estratto è sempre meglio consultare il parere di un esperto, che saprà analizzare la tua situazione e fornirti consigli adatti alle tue esigenze.
Bastoncini di liquirizia, fanno davvero male?
10gr di liquirizia corrispondono circa ad 1gr di glicirrizina: il limite massimo giornaliero consigliato dagli esperti è pari a mezzo grammo, di conseguenza occorre prestare particolare attenzione ai tradizionali bastoncini venduti in commercio. Un consumo smodato potrebbe comportare l’insorgenza di effetti indesiderati individuabili soprattutto nell’aumento della frequenza cardiaca.
Inoltre a causa del suo elevato contenuto di glucosio, la liquirizia non è particolarmente adatta a soggetti diabetici. Altre eventualità in cui è opportuno limitare il consumo di questa radice è la gravidanza: in questo caso potrai consultare il tuo ginecologo che potrà fornirti tutti i suggerimenti dei quali necessiti.
In conclusione i bastoncini di liquirizia non sono - di per sé - dannosi per l’organismo, ma possono diventarlo nel caso in cui se ne abusi e in concomitanza con la presenza di patologie (soprattutto se cardiache).
Occhio a non esagerare
Nonostante tutte le proprietà benefiche per la salute, non bisogna eccedere. Un consumo smodato infatti non è raccomandato, in particolare per i soggetti affetti da diabete!