Il criceto è un roditore della famiglia Cricetidae e oggi è uno degli animali domestici più diffusi, anche se fino al 1930 circa era una specie quasi sconosciuta. Grazie alla sua fisicità caratterizzata da occhi sporgenti, grandi orecchie e dimensioni compatte (può raggiungere dai 7 ai 20 cm di lunghezza) è particolarmente amato dai bambini, tanto da diventare protagonista di alcune storie e cartoni animati.
Il criceto è un animale solitario e può quindi sembrare un animale indipendente e autonomo; tuttavia necessita di alcune accortezze per essere accudito nel migliore dei modi. Quindi, è molto importante informarsi e conoscerlo correttamente.
Criceti domestici, le razze
Pur sembrando un animale domestico molto semplice, in realtà il criceto è prima di tutto un animale selvatico oggi in via di estinzione; Sono infatti 18 le specie di criceto presenti, ma solo 6 sono adottabili; le altre varietà sono in via d’estinzione oppure sono prettamente selvatiche.
Le specie domestiche sono:
- Criceto siriano: è la varietà più diffusa ed è anche detto “criceto dorato” per il suo caratteristico colore. La specie nasce in Siria e viene portata poi in Israele; da qui, si diffonderà in Inghilterra, USA e Europa.
- Criceto russo: è di colore grigio con una riga dorsale più scura. essendo un animale molto territoriale, può essere inizialmente aggressivo, ma una volta abituatosi alle persone, può diventare socievole. Ha un carattere abbastanza iperattivo e pertanto necessita di una gabbia sufficientemente spaziosa.
- Cricetus Cricetus: in passato era la varietà più comune, oggi in via di estinzione. Tra le specie è quella più longeva: mentre gli esemplari delle altre varietà vivono massimo due anni, il Cricetus Cricetus può arrivare a vivere per ben 8 anni.
- Criceto Siberiano: presenta dimensioni inferiori rispetto alle altre specie ed è caratterizzato da un ventre bianco e da un carattere molto più socievole nella relazione con l’umano.
- Criceto cinese: di un colore che varia dal marroncino al grigio, possiede una coda lunga che lo distingue dalle altre varietà. È meno diffuso per via del suo carattere più aggressivo, soprattutto se accostato ad altri criceti.
- Criceto Roborovskii: è una specie proveniente dal deserto cinese ed è anch’esso meno diffuso a livello domestico a causa del carattere violento. La sua caratteristica è il color sabbia e il ventre bianco.
Criceti, cosa mangiano
Il criceto è per sua natura un animale onnivoro, ma predilige i semi: in particolare è ghiotto di semi di girasole, di soia, di farro e di miglio. Questi semi devono essere mescolati in modo equilibrato: per questo motivo nei negozi di animali viene venduto l’apposito mangime con questa caratteristica. Il criceto apprezza inoltre la frutta secca (noci, mandorle e pinoli), ma anche cibi freschi come carote, lattuga, mele e pere.
Meglio evitare di somministrare al criceto cibi dolci e nemmeno agrumi e legumi, dannosi per il suo metabolismo. Infine, è importante ricordarsi sempre infine di accompagnare il tutto con una ciotola di acqua fresca.
Informazioni utili sui criceti: letargo e accoppiamento
Il criceto domestico, a causa della sua natura selvatica e iperattiva, ha bisogno di spazio sufficiente per poter muoversi liberamente. Sarebbe inoltre consigliato poterlo lasciare libero di girare per casa almeno un’ora al giorno, anche se questo potrebbe esporlo ad alcun pericolo. Il criceto domestico tende a non andare in letargo, ma essendo un animale notturno, non è strano vederlo dormire di giorno e sentirlo attivo di notte. Non va inoltre svegliato di soprassalto.
Per quanto riguarda l’accoppiamento, è consigliato far accoppiare il criceto solo dopo i 3 mesi di vita; inoltre, per alcune specie, come il criceto dorato e quello cinese, è meglio separare il criceto maschio e la femmina durante la gestazione. Infine, è sconsigliato toccare i cuccioli appena nati in quanto potrebbero essere rifiutati dalla madre.
A spasso per casa
In natura è un animale selvatico e iperattivo, seppur notturno. Consigliamo quindi di lasciarlo libero fuori dalla gabbia, chiaramente prestandoci la giusta attenzione, per fargli esplorare uno spazio nuovo oltre la sua gabbietta.