In inverno durante quelle giornate fredde e ventose in cui l’unico desiderio è riscaldarsi con una bevanda calda, il vin brûlé risulta la scelta ideale. È facile da trovare nelle città che ospitano i mercatini natalizi oppure durante il Carnevale. Ma se il tuo desiderio è gustarlo a casa oppure di offrirlo agli amici durante le vacanze natalizie, non sarà difficile, perché la ricetta del vin brûlé è semplicissima.
Vin Brûlé origine
Il Vin Brûlé è una bevanda calda e speziata a base di vino, tipica del periodo natalizio. Letteralmente significa “vino bruciato” e viene consumata soprattutto nelle zone montane dell’Europa Centrale e in Italia Settentrionale. Spesso è possibile trovarla tra i banchetti dei mercatini natalizi perché è l’ideale per scaldarsi mentre si passeggia durante una fredda giornata invernale.
Il vin brûlé ha origini remote, già nell’Antica Grecia era consueto bere del vino caldo addolcito con miele e aromatizzato con pepe, foglie di nardo, zafferano e datteri. La tradizione passò poi ai romani, che chiamarono questa bevanda “conditum paradoxum” e presero l’usanza di offrirla agli ospiti come digestivo a fine pasto.
Fino al Medioevo il vino aromatizzato fu sempre arricchito con pepe, miele e spezie, ma quando la cannella arrivò in Europa, il vin brûlé assunse le caratteristiche della bevanda che conosciamo noi oggi. Nel corso dei secoli si diffuse in tutta Europa con nomi diversi ma la preparazione rimase pressappoco la stessa. Il vin brûlé è talmente amato nella zona centrale del continente da essere preparato allo stesso modo in quasi tutti paesi. Dopotutto, perché modificare una bevanda che è già perfetta nella ricetta tradizionale.
In Emilia-Romagna, in particolare a Faenza, è una vera e propria tradizione bere il vin brûlé nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, in occasione della “Nott de bisò”, una festa in piazza in attesa dell’Epifania. In questa occasione il vin brûlé viene chiamato “Bisò”, ovvero “bevi su” in dialetto romagnolo.
Vin Brûlé ingredienti
Il vin brûlé è una ricetta semplice da eseguire in poche mosse. Gli ingredienti fondamentali sono:
- 1 lt di vino rosso,
- 2 stecche di cannella,
- 1 arancia,
- 1 mela,
- 1 limone,
- 8 chiodi di garofano,
- 150g di zucchero,
- q.b di noce moscata,
- 1 anice stellato
Se preferisci puoi aggiungere anche altre spezie come le bacche di ginepro, lo zenzero e il cardamomo. Per il vino è meglio optare per un rosso corposo di qualità, possibilmente leggermente fruttato. In alcune province tedesche in Italia Settentrionale si usa anche il vino bianco, ma è meno frequente.
Vin Brûlé, preparazione
Per iniziare la preparazione del vin brûlé taglia la mela e la scorza dell’arancia e del limone, cercando di evitare la parte bianca, notoriamente più amara. Se ti piace particolarmente l’aroma agrumato puoi tagliare anche delle rondelle di arancia da aggiungere durante la preparazione. Metti lo zucchero in una pentola in acciaio dai bordi non troppo alti e aggiungi la frutta, la cannella, i chiodi di garofano, la noce moscata e l’anice.
Versa il vino rosso e lascia scaldare il preparato per cinque minuti a fuoco lento, finché non arriva a ebollizione. Prima di spegnere il fuoco assicurati che lo zucchero sia completamente sciolto, poi con un colino filtra la bevanda e versala nei bicchieri. È preferibile usare dei contenitori di ceramica perché il bicchiere con il calore potrebbe spaccarsi.
Per arricchire la presentazione puoi servire il vin brûlé come si fa durante le fiere natalizie: con stecche di cannella e una fetta di arancia. Il vin brûlé si può conservare tranquillamente in frigo per 2-3 giorni, basta riscaldarlo a fuoco lento, per evitare che si bruci, prima di servirlo.
Il vin brûlé è una bevanda molto amata durante i mesi più freddi non soltanto perché il vino caldo dona una piacevole sensazione di tepore ma anche perché è un buon rimedio contro la tosse e il mal di gola.
Le Varianti
In tutta Europa le varianti del Vin Brulè sono tantissime e quasi ogni paese ha la sua tradizione di bevanda calda e alcolica per affronare le fredde notti invernali! Vi consigliamo di provare anche la versione bianca con vino bianco e sidro di mele!